L’indinnità di vitto e alloggio per il 2017 è così composta:
Pranzo e colazione: 1,91 €
Cena: 1,91€
Alloggio: 1,66€
Totale giornaliero: 5,48 €
Ricordiamo che l’indennità di vitto e alloggio va pagata al lavoratore domestico solo quando non può usufruirne gratuitamente, quindi quando è in ferie, in malattia o goda di permessi retribuiti. E’ quindi una cifra convenzionale che viene versata in busta paga, in sostituzione dei pasti che solitamente spettano al dipendente.
Il CCNL stabilisce che un lavoratore domestico convivente abbia diritto ad “un’alimentazione sana e sufficiente”; pare evidente, quindi, che l’indennità in denaro non possa essere l’unico criterio per stabilire i pasti di un lavoratore, ma si debba tenere in considerazione la salute, la qualità e la quantità del vitto.
Art. 35 Vitto e alloggio.
- Il vitto dovuto al lavoratore deve assicurargli una alimentazione sana e sufficiente; l’ambiente di lavoro non deve essere nocivo all’integrità fisica e morale dello stesso.
- Il datore di lavoro deve fornire al lavoratore convivente un alloggio idoneo a salvaguardarne la dignità e la riservatezza.